Che non deve né vuole pentirsi e non ha di che pentirsi né ha materia di pentimento,
e non sa di che cosa debba pentirsi.
Giordano Bruno, al processo.
Eresie del sublime è quella che viene definita un’ekphrasis, una raccolta di poesie ispirate a dipinti. Le opere in questione sono della pittrice surrealista contemporanea Simona Bramati.
Bachelard definiva la poesia «metafisica istantanea», essa si compie nell'istante, un istante eterno che viene dall’alto e lì rimane.
Se come affermava Paul Klee «l'arte non deve rappresentare il visibile ma rendere visibile l'invisibile», la poesia distillando simboli e codici dipinti dall’artista, scolpisce e vivifica le visioni e le ispirazioni della pittrice dando vita a un’alchimia che diventa filosofica, in quanto vuole conoscere – «connaître, naitre ensamble» - rimembrando Valery – nascono insieme poesia e pittura, ri-nascono nell’alchimia di Eresie del Sublime.
Io ero il Sole, la Luna, l’androgino, lo Spirito Santo, una zingara, un’acrobata, Leonora Carrington, una donna […]ero l’unione dell’Uomo e della Donna, di Dio e del Cosmo, e tutti questi elementi erano in me uguali tra loro.
Leonora Carrington, Down Below.
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